Nelle terre estreme, scritto dal saggista, alpinista e giornalista investigativo Jon Krakauer, racconta la vicenda di Christopher McCandless, un giovane americano di buona famiglia che nel 1990 decise di lasciare tutto per intraprendere un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti staccandosi completamente dai suoi affetti e dalla vita condotta fino a quel momento. Nelle pagine del libro, l’autore ricostruisce l’avventura di Chris fino al suo tragico epilogo e cerca di comprendere il significato profondo di una scelta così estrema.
Il viaggio
Il viaggio di McCandless inizia subito dopo la laurea, conseguita con ottimi voti. Senza dare spiegazioni alla famiglia, dona i suoi risparmi in beneficenza e parte verso l’Ovest degli Stati Uniti. Attraversa il deserto dell’Arizona, tocca il Messico, si spinge fino alle foreste del Dakota e infine raggiunge la sua meta finale: l’Alaska. Qui, nell’isolamento più totale, trova rifugio in un vecchio autobus abbandonato, dove tenterà di sopravvivere con ciò che offre la natura. Il libro svela sin dalle prime pagine il triste destino di Chris: il suo corpo verrà ritrovato senza vita.
Chi era davvero Christopher McCandless?
Nelle terre estreme di Jon Krakauer non si limita a ricostruire le tappe del viaggio intrapreso dal giovane McCandless, ma analizza a fondo la personalità del ragazzo, scavando nel suo passato e cercando di comprendere le ragioni che lo hanno spinto a compiere una scelta così radicale. Era un ribelle in cerca di libertà? O forse un sognatore con una visione romantica della natura? O ancora, un giovane imprudente che ha sottovalutato i pericoli dell’isolamento? L’autore esplora anche il legame tra Chris e la letteratura che lo ha ispirato, citando scrittori come Thoreau, London e Tolstoj, il cui pensiero ha profondamente influenzato il suo modo di vedere il mondo.
Una lettura intensa che fa riflettere
Nelle terre estreme di Jon Krakauer è un libro che colpisce per la sua immediatezza e concretezza. L’autore alterna la narrazione della storia di Chris a riflessioni personali e resoconti delle imprese di altri avventurieri americani, sottolineando i punti in comune tra questi e il protagonista del saggio. Non mancano passaggi particolarmente commoventi, nei quali Krakauer ci rende partecipi degli stati d’animo delle persone che hanno conosciuto Chris. Il risultato è un testo coinvolgente ed emozionante.
Un libro che lascia il segno
Questa lettura mi ha toccata profondamente, portandomi a ragionare su questioni profonde, come l’importanza di trovare un senso alla propria esistenza e di inseguire i propri ideali e le proprie passioni, ma anche quella di non isolarsi e di non sottovalutare un malessere emotivo, perché spesso e volentieri ciò può indurci a fare scelte avventate.
Chiudo con una citazione tratta da La felicità familiare di Tolstoj, evidenziata dallo stesso Chris in uno dei libri ritrovati accanto alla sua salma, perché credo possa aiutare a capire, almeno in parte, come si sentiva questo ragazzo.
“Volevo il movimento, non un’esistenza quieta. Volevo l’emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla.”
Avete già letto questo libro? Fatemi sapere nei commenti quali sono state le vostre impressioni.

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